Fontana scivolosa


In Sicilia, in un paesino vicino Enna l'anziano parroco, don Cimino, sta per andare in pensione.
La curia invia in questo paesino un giovane parroco il quale si reca da don Cimino per ricevere le consegne ed anche alcuni consigli. Don Cimino racconta vita, morte e miracoli di tutte le tremila anime del paese ma si dimentica di una cosa importante.
Infatti, essendo lui molto timido, quando una fedele si recava da lui per confessare un peccato di carne (corna), per non scendere nei particolari scottanti diceva semplicemente, in accordo con il parroco, che era scivolata nella fontana.
Dopo qualche giorno don Cimino parte e le prime signore vanno in chiesa a confessarsi.
"Sa don Cicillo ieri sono scivolata nella fontana e vorrei l'assoluzione."
Don Cicillo a sentire ciò rimane un po' perplesso, ma dato che la fedele insiste per avere l'assoluzione lui gliela conferisce.
Nei giorni seguenti sono molte le signore che si recarono da lui per confessare i loro peccati e tutte queste signore confessano anche la "scivolata nella fontana" convinte del fatto che don Cicillo sapesse cosa loro intendessero.
Passato un mese, don Cicillo viene invitato dal Sindaco per essere presentato a tutto il Consiglio Comunale. Al termine delle presentazione e del rinfresco don Cicillo si avvicina al Sindaco e dice:
"Signor Sindaco avrei una domanda!"
"Dica pure don Cicillo" risponde il Sindaco.
In questo paese c'è una fontana molto pericolosa, so per certo che molte signore del paese ci sono scivolate dentro e il fatto strano è che poi vengono da me a confessarsi come fosse un peccato.
A sentire questo, tutti i presenti scoppiarono in una fragorosa risata, e più di tutti il Sindaco sapendo cosa in realtà significasse "scivolare nella fontana".
Un pò stizzito e infastidito dal comportamento di quei signori don Cicillo si gira di scatto verso il Sindaco e dice
"NON VEDO COSA CI SIA TANTO DA RIDERE; ANCHE SUA MOGLIE E' GIA' SCIVOLATA BEN 5 VOLTE QUESTO MESE!!!"
(da Marco)



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